In archivio 893 filastrocche
  • “Dammi cento lire


    Mammia mia dammi cento lire
    che in America voglio andar.
    Cento lire te le darò,
    ma in America no no no.”

     
  • “Dammene una...


    Dammene una per il gatto,
    che lecca il piatto;
    una per il cane,
    che suona le campane;
    un’altra per il porco,
    che zappa l’orto.”

     
  • “Dalla terra nasce il grano


    Dalla terra nasce il grano:
    lo semina il buon villano,
    lo macina il mugnaio,
    lo gramola il fornaio.
    Preparando così, così
    il pan fresco tutti i dì.”

     
  • “Dalla fresca fontanella


    Dalla fresca fontanella
    sgorga l’acqua pura e bella:
    acqua chiara e cristallina,
    armoniosa canterina.
    Che dal cuore tuo sincero
    esca sempre, o bimbo, il vero,
    che sia fresca fontanella
    la tua pura anima bella.”

     
  • “Dalin dalan


    Dalin dalan j’è mort ün can
    ün can anrabià: j’è mort ün frà,
    ün frà picolin; j’è mort Majìn,
    Majìn cutel, taja la testa al pi bel.”

     
  • “Dall' uno al dieci


    Uno, il cavallo bruno;
    due, le corna del bue;
    tre, le mele per te;
    quattro, le zampe del gatto;
    cinque, le tinche;
    sei, le rose per lei;
    sette, il pane a fette;
    otto, il pagliaccio col cappotto;
    nove, l’ora delle piove;
    dieci, la minestra di pasta e ceci.”

     
  • “Dal castello di San Michele


    Dal castello di San Michele
    esce fuori un cavaliere
    con la spada e con la lancia,
    con lo scudo sulla pancia,
    guarda a destra, guarda a sinistra,
    vede che il nemico è in vista:
    tira le redini al cavallo
    e torna di corsa nel castello.”

     
  • “Dal castello di Bellinzona


    Dal castello di Bellinzona
    escon tre gatti con una corona.
    Ecco il Re
    che esce a cercare i tre.
    Come farà?
    Eccoli là!
    Son caduti nel lago
    grazie a quel mago.
    Usciranno bagnati
    ma ben castigati.”

     
  • “Dai dai che la ciapa i pùles


    Dai dai che la ciapa i pùles
    dai dai che l’è dree masài,
    le ja met sul cifùn
    poeu cun l’ungia del didùn
    la ga schiscia al so crapùn.”

     
  • “Dal campinile di Battipaglia


    Dal campanile di Battipaglia
    suonava la battaglia,
    l’esercito non c’era,
    di colpo ha fatto sera.
    C’era solo una vedetta
    sola sull’albero, poveretta!
    Il tamburino ha freddo e fame:
    ai bimbi buoni chiede del pane.
    Chi gliene dà una fetta,
    chi gliene dà un boccone:
    tutti quanti a ginocchione!”

     
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