Filastrocche

“Penna rossa


Penna rossa,
penna blu,
nel mio cuore ci sei tu!!!”

“Pecorina nera



Bella pecorina nera
quanta lana hai?
Per essere sincera
tre sacchi pieni assai!
Bella pecorina nera
li puoi vendere a me?
Per essere sincera
son venduti tutti e tre.”

Paura dell'acqua


C’era una volta una bimba
Che aveva paura dell’acqua pura.
Quando la mamma la lavava,
Sempre strillava.
Un giorno, l’acqua la rispecchiò
E le parlò: “Vedi, bimba, come sei brutta
sporca così,
lavati qui”.
La bimba allora si vergognò
e si lavò!

“Patrizia


Patrizia color liquirizia
color cioccolata
Patrizia innamorata.”

“Patty e Tommy


Patti è gatto,Tommy è topo:
dimmi tu se questo è un gioco.
Due amichetti per la pelle
che ne fanno delle belle.
Per esempio stamattina
son piombati giù in cucina
e di colpo a colazione
quanti colpi di cannone!!!
Sotto il tavolo veloci,
sulle sedie più efficaci,
dentro il forno addirittura
e poi guarda che figura…
Patti sporca di...” (continua)(continua a leggere)

“Pasta di sale


Una tazza di sale,
mezza tazza d’acqua,
una e mezzo di farina,
una bella mischiatina.
Con le mani poi dev iimpastare
finché la pasta potrai modellare.
E ora: serpenti, conchiglie
e molte altre meraviglie.”

“Passeggiando tra i mesi


Un giorno in gennaio che dire non so
la vecchia befana alla porta bussò
una calza di doni al bimbo portò
e poi sulla scopa lontano volò
un giorno in febbraio che dire non so
Arlecchino Brighella a cena invitò
Il dottor Balanzone il panciotto lisciò
Colombina in crinolina al ballo andò
un giorno di marzo che dire non...” (continua)(continua a leggere)

Passerino tralàlà


Io vidi in un boschetto
un amabile uccelletto.
Era gaio, piccolino
quel grazioso passerino.
Per mangiar facea così;
per dormir facea così.
Ma un cattivo cacciatore
dallo scoppio fece “pum”.
Non è morto; in un momento,
saltellava allegramente.
Passerino tralalà
vola, vola, in libertà.

“Passa l'acedu


Passa l’acedu e pizzica la rosa,
e la rosa sî fa cchiù sapurita:
passa lu ventu e nci parra a la rosa,
ccu la parola nci crisci la vita.
Jeu passu e non ti dicu nuda cosa:
guardu la tua finestra culurita.
Se Jeu sugnu l’acedu e tu la rosa.
pi^hiati lu me’ sangu e la me’ vita.”

“Parla di re di Picche


- Alto là! – Che cosa c’ è?
- Tutti attenti: passa il re!
- Passa il re? Il re di picche,
con i dolci e le pasticche.
- A quest’ ora, dove va?
- A trovare sua maestà.
-Sua maestà la gran regina
-Da stamani è giù in cucina.
- In cucina? A far che cosa?
- Fa una torta portentosa,
con pasticci e biscottini
per i bimbi più...” (continua)(continua a leggere)