In archivio 893 filastrocche
  • “Rata birata


    Rata, birata,
    la cùa d’ina rata;
    rata neira
    fa candeila,
    pan apsin
    par la mia Jùlandin.”

     
  • “Quindici, quindici


    Quindici, quindici per l’appunto
    quando il diavolo fu raggiunto;
    fu raggiunto in un cantuccio
    e gli misero il cappuccio.
    Lo legarono stretto, stretto
    e lo misero sotto il letto.
    Quindici, quindici per l’appunto
    quando il diavolo fu raggiunto.”

     
  • “Racolina del Signore


    Racolina del Signore,
    prega Dio che vegna il sole;
    racolina de la Madonna,
    prega Dio ca vegna piova.”

     
  • Qui cantano tutti


    Ora canto io che non so cantare
    e canta con me il somaro,
    che inizia a ragliare.
    Canta il cane, canta il galletto
    canta un passero con il capretto,
    canta più forte la pecora Lella,
    le fa da coro una coccinella;
    “Zitta belona!” fa la lumachina,
    che canta allegra nella sua casina;
    e canta la fata, e canta la strega
    stonano... (continua)
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  • Questo o l'è l'euggio bello

    Questo o dixe ch’o veu do pan,
    questo o dixe che no ghe n’è,
    questo o dixe “mandaelo ad accattà”,
    questo o dixe “ghe n’è ancon ‘n pittin”,
    “daemelo a mi che son ciù piccin”!

     
  • Questo o dixe


    Questo o dixe ch’o veu do pan,
    questo o dixe che no ghe n’è,
    questo o dixe “mandaelo ad accattà”,
    questo o dixe “ghe n’è ancon ‘n pittin”,
    “daemelo a mi che son ciù piccin”!

     
  • “Questo è l'occhio bello


    Questo è l’occhio bello,
    questo è il suo fratello.
    Questa è la chiesina,
    questo è il campanello.
    Dlin dlin dlin dlin dlin,
    dlin dlin dlin dlin dlin.
    Ho testina bionda,
    guancia rubiconda.
    Bocca sorridente,
    fronte innocente,
    Dlin dlin dlin dlin dlin,
    dlin dlin dlin dlin dlin.”

     
  • Questo gatto, gran tenore


    Questo gatto,
    gran tenore,
    canta canta
    a tutte l’ore.
    Dal mattino
    fino a sera
    strilla sempre
    il trallalera,
    canta ognor
    col suo vocione
    la noiosa
    sua canzone
    e dimentica
    a cantare
    che vien l’ora
    di pranzare
    e di cenare.
    La micina
    sua servetta
    lo rincorre
    un po’ in fretta:
    “Vuoi star zitto,
    per favore,
    e mangiare,
    mio... (continua)
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  • “Questo è il naso candelore


    Questo è il naso candelore
    questa è la bocca mangiapani
    queste sono le finestre
    questi sono i gigli d’oro
    e questa è la tavola apparecchiata. ”

     
  • “Questo è il gioco della rima


    Questo è il gioco della rima,
    quale mai sarà la prima?
    Cominciamo dal principio
    rimerà col municipio,
    dove il sindaco ha la giunta,
    la matita con la punta,
    il bilancio, il resoconto
    è un discorso sempre pronto.
    Rotto il ghiaccio puoi rimare
    conla coso che ti pare,
    per esempio con la panna
    con la ninna e con la...” (continua)
    (continua a leggere)
     
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