Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“Mia figlia ha una voce che ricorda quella di un gessetto sulla lavagna.”
“Dopo 50 ciak, l'ho presa da parte e le ho detto gentilmente: «Non preoccuparti Marilyn», e lei: «Preoccuparmi di cosa?».”
“Montanelli è uno che spiega agli altri quello che lui non capisce.”
“Indro dice sempre che lui i salotti radicai chic non li ha mai frequentati. È vero: quelli che ha frequentato lui non erano radicali, ed è dubbio che fossero chic.”
“Strafottente per contratto, finirà, come è giusto, nei Caroselli. Montanelli è un trapezista con la rete sotto; se casca, casca in amministrazione. Di giorno bestemmia e fa sussultare le signore, ma la sera, segretamente, va alla benedizione.”
Al cabaret mi ci ha portato la zuffa tra Lando Fiorini ed Enrico Montesano. Montesano allora lavorava al Puff, ma al venerdì si assentava per la trasmissione televisiva "Quelli dell'Altra Domenica". Fiorini non la mandava giù e gli disse: «Ti sostituirò con il primo stronzo che trovo
nell'avanspettacolo!». E quello fui io.“Laurence Olivier impiega 30 secondi per prenderti le misure e capire che tipo di persona tu desideri che lui sia, e quindi trasformarsi in quella persona.”
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