In archivio 893 filastrocche
“A chi credere?
Giorgio ha sei anni, è grande, va già a scuola:
legge, scrive, sa fare tre più tre.
Ormai deve sapere quasi tutto,
e ogni tanto informa un po’ anche me.
Ieri mi ha detto: «Sai, la luce elettrica
son miliardi di piccoli folletti
che corrono invisibili nei fili
con due fanali al posto degli occhietti».
Ma il mio papà ha sentito...” (continua)(continua a leggere)“A e i o u
A E I O U,
le vocali
le sai tu!”A che pensi gattino?
“A che pensi, gattino?”
“A un topolino!”
“Ci vuoi forse giocare?”
“Me lo voglio mangiare!”
“Perchè? Cosa ti ha fatto?”
“Nulla. Ma sono il Gatto,
e il gatto, sai,
grande amico dei topi non fu mai!”
“Senti, gattino, vuoi venire con me?
Andremo a spasso!”
“A spasso? No.”
“Perchè?”
“Preferisco restare qui sdraiato
senza essere... (continua)(continua a leggere)“A Carnevale ogni rima vale
Carnevale, scherzi e balli
con le maschere e gli sballi.
Ecco arriva Pulcinella
sotto braccio con Brighella.
Li raggiunge Pantalone
col suo amico Balanzone,
Beppe Nappa golosone
si presenta col torrone.
Arlecchino e Colombina,
bella coppia birichina.
Meneghino e Rugantino
vanno insieme nel trenino.
Gianduia,...” (continua)(continua a leggere)“A brascet dal mè umet
A brascet dal mè umet,
quant l’hè stuff
al fa i pét
quant al mena la pulenta
al fa girà
anca al butun dal ventar.”“A cagnetta a dorme
A cagnetta a dorme
s’a dorme l’addescemmo,
i cuggiae se fan de legno
de legno e de latton
o d’argento bon.”“A bè
Alla fonte del re,
c’eran tre oche che andavano a bè.
Tre oche,
due oche,
un’oca, un ochino, un ochè.
Alla fonte del re,
c’eran quattr’ oche che andavano a bè.
Quattr’ oche
tre oche,
due oche,
un’oca, un ochino, un ochè.
Alla fonte del re,
c’eran cinque oche che andavano a bè.
Cinque oche
quattr’ oche
tre oche,
due oche,
un’oca, un ochino...” (continua)(continua a leggere)
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