Filastrocche

Tre pescatori


re pescatori di Livorno
discussero un anno e un giorno
per stabilire e sentenziare
quanti pesci ci son nel mare.
Disse il primo:
“Ce ne son più di sette
senza contare le acciughette”.
Disse il secondo:
“Ce ne son più di mille
senza contare scampi e anguille”.
Disse il terzo:
“Son più di un milione…
e tutti e tre avevan ragione!”

“Tre per tre fa nove



Tre per tre fa nove
e la luna non si muove,
due per due fa quattro
è arrivato pure un gatto.
E’ qui Babbo Natale
sta scendendo per le scale,
sta portando tanti doni
per i bimbi che son buoni.”

“Tre nanetti


Tre nanetti biricchini
han dormito sotto ai pini,
han dormito per tre ore
e hanno preso il raffreddore.
Per tre volte i tre nanetti
hanno fatto:
etciù, etciù, etciù.”

“Tre invitati


Ho dato un ricevimento
oggi pomeriggio alle tre
molto molto piccolo,
tre invitati all’appuntamento:
Io, Me Stessa e Me.
Io ho mangiato i pasticcini
e bevuto il tè
mentre a Me Stessa
ho offerto i salatini
passando il dolce… a Me.”

“Tre gattini fratellini


Tre gattini fratellini
Tutti figli di gatta Mammona
Sempre avevano da fare
Per pulire e cucinare.
Piripì scopava la casa
Con la coda spelacchiata
Meremé lustrava i piatti
con la lingua insalivata,
Burubù schiumava il brodo
Con la zampa non lavata.
Quando mamma ritornava
Tutto in ordine trovava.”

“Tre galline


Tre galline andando a spasso
incontrarono un’ochetta
che veniva passo passo
e diceva qua qua qua.
Poi trovarono un tacchino,
un agnello, un’anatrina
tutti insieme all’osteria
se ne andarono a mangiar.”

“Tre cavallini


Tre cavallini
che vanno in Egitto.
Oh, che piacere!
Oh, che tragitto!
Andare a vedere
la stella polare
che sale nel cielo
e cade nel mare.”

“Tre carretti



C’era una volta un paggio
che tirava tre carretti:
un carretto era pieno di vino,
un carretto pieno di pane,
e uno di melanzane.”

“Tre asinelli


Tre asinelli
vanno in Egitto;
oh che piacere,
oh che tragitto,
andare a vedere
la stella polare
che brilla nel cielo,
che si specchia nel mare.”

“Tre


Tre ch’a pesco tre ch’a lesco.
Tre ch’a fan la barba al Vesco.
Tre ch’a fan la tricotrena,
tre ch’a fan la tricotrà.
Tre ch’a sbato la gioncà,
tre ch’afiaco tre ch’asgnaco.
Tre ch’a giro tre ch’a tiro.
Tre ch’a fan viro berliro.
Tre ch’a fan vibro berlà
per fé lese sor curà.”