Varie

“Fingere davanti a tutti,
di aver dimenticato.”

Biagio Antonacci

Ho due anni


Ho due anni
parlar bene ancor non so.
Voglio dire a te mammina
questo è il bene che ti vò.
E poi dico al buon Gesù
farmi diventar buono,
aiutami un po’ tu.
Nota:
Recitando il verso: “questo è il bene che ti vò” il bambino allarga le braccia, come per far vedere quanto bene vuole alla mamma.

“In Svezia ho fatto l'interprete a un'asta di pellicce. Mi hanno dato un'enormità, 300 mila lire. Spesso facevo lo chaperon agli italiani importanti che arrivavano in Svezia. Quando Quasimodo venne per il Nobel lo accompagnai dovunque, musei, gallerie. Alla fine, distrutto, mi disse: «Ma qua non si fotte?».”
Gianni Boncompagni Parlando di Salvatore Quasimodo

“Niente storie, favole e chimere
Restiamo con i piedi per terra
Non si può afferrare
una stella!”

Edoardo Bennato

“Tempo per piangere, no, non ce n'è,
tutto continua anche senza di te.”

Renato Zero

C'era una culla con un bambino


C’era una culla
con un bambino
piccolo, piccolo,
un bambolino!
Treppete, treppete
la culla andava!
Treppete, treppete
la mamma cantava!
Ma il bambinello
grande divenne
ed ecco allora
quello che avvenne.
sempre diceva:
“Più non ci stò!”
e un bel lettino
mamma comprò.
Il letto arriva e dice:
“Addio cullina, vattene... (continua)(continua a leggere)

“Ucca barrucca ucca


Ucca barucca ucca:
bestia infernale con la parucca
nel pentolone vai a cadere
ed ai nemici togli il potere
di tormentare le fattucchiere
che fanno in pace il loro dovere!”

“Non mi piace la bara Versace,
mi piace la bara plebea,
mia l'idea di comperarla all'Ikea.”

Caparezza

“Carina Manina


Carina
manina
pancotto
un bel biscotto!”

“Non riesco a capire:
le cose continuano a finire.”

Stefano Benni

“Un, due tre


Un, due, tre
andiamo alla casa del re;
quattro, cinque, sei,
il castello è ad Ortisei;
sette, otto, nove,
portiamo un cesto di ove;
dieci, dieci, dieci,
andiamo a raccogliere i ceci.”

“Mi dicevo quando sarò grande
sceglierò tra vivere e capire,
se dovrò cambiare le mutande
se dovrò restare, se dovrò partire.”

Roberto Vecchioni

“Bogonela



Bogo bogonela,
tira fora i corni
seno’ te meto in padéla
ti e to soréla!”

“Ho iniziato una vera e propria guerra con Montgomery Clift. Per sei settimane ci siamo reciprocamente detestati. Ma poi (questo è solo per i tuoi occhi!) abbiamo improvvisamente iniziato una specie di dolce flirt, che si è riscaldato sino a raggiungere temperature tropicali. Niente di troppo serio, ma è piuttosto divertente e comunque lui è...” (continua)(continua a leggere)
Truman Capote Parlando di Montgomery Clift

“Dietro al muro di una chiesa


Uuuu, aaaa,
dietro al muro di una chiesa,
uuuu, aaaa,
c'è la tomba di un vampiro,
uuuu, aaaa,
che di notte salta fuori,
uuuu, aaaa,
e domanda ad una strega,
uuuu, aaaa,
posso io tornare in vita?
NO!!”

“Pane bianco


Pane bianco, pane nero
sei per tutti un cibo vero.”

“Un giorno dopo che Einstein si era trasferito nella sua residenza definitiva all'Istituto di studi superiori di Princeton, nel New Jersey, il telefono squillò nell'ufficio del preside. La voce all'altro capo del filo chiese: 'Potrei parlare con il professor Eisenhart?' Quando gli fu risposto che il professore non c'era, la voce continuò: 'Forse...” (continua)(continua a leggere)
Parlando di Albert Einstein

“Estate


Estate, una parola sola
per indicare la fine della scuola,
le vacanze al mare,
il tempo passato a passeggiare.
Estate, una stagione nuova
che agosto ristora
di luce, di colori,
ma anche dei nostri cuori!”

“Brutte cose e belle cose


Mosca noiosa,
bimba bizzosa,
serva nervosa,
vecchia biliosa,
spina di rosa,
strada fangosa,
notte piovosa,
cagna rabbiosa.
Bimbo innocente,
occhio lucente,
bocca ridente,
sole splendente,
amore fervente,
cuor che si pente,
vero credente,
preghiera ardente.”

“Riesce a seguirti con attenzione per la durata di un lampo.”
Robert Redford Parlando di Paul Newman

“La fama di Solone si era sparsa dappertutto. Creso, re di Lidia, lo chiamò a sé, ed egli ubbidì. Traversando la Lidia incontrava una gran quantità di signori con la loro corte, che spesso scambiava per il re medesimo. Finalmente si presentò a Creso che lo aspettava assiso sul suo trono, e che si era espressamente ornato di quanto aveva di più...” (continua)(continua a leggere)
Parlando di Solone

“Dove l'angelo vola
dove cade la mela
dove ride un bambino
un uomo sotto il cielo
ancora canterà
nero e blu
l'amore se c'è, sei tu.”

Mango

“A, B, C, D


A, B, C, D… Z
ciapa to mama per la peta
fala girare, fala saltare
fage fare el verso del piegurin
e butala fora dal finestrin.”

“Ecco arriva un cavallino


Ecco, arriva un cavallino,
dalla crina color rubino,
dagli occhioni verdi e blu,
il suo nome è Belzebù!
Vieni, vieni a me vicino,
sulla tua sella salto su;
trotta, trotta mio cavallino,
corri, corri sempre più.
Trotta in terra, trotta in cielo,
tu sei magico, per davvero,
dai, andiamo dove vuoi tu:
trotta, trotta Belzebù!”

“Solo un poveretto che ha scritto 95 tesi ma che non è mai riuscito a laurearsi.”
Alfredo Accatino Parlando di Martin Lutero

Vi era una qualità che Rommel apprezzava molto nel Führer: il suo coraggio fisico. Il 13 marzo 1939, mentre i tedeschi stavano per entrare a Praga, Rommel, che si trovava al comando del battaglione di scorta, si sentì chiedere dal Führer: "Che cosa fareste, colonnello, se foste al mio posto?" La risposta di Rommel fu in carattere: "Salirei su... (continua)(continua a leggere)
Parlando di Adolf Hitler, Erwin Rommel

“Sei più forte di ogni bugia 
e se la gente ferisce
è perchè tu sei migliore e lo capisce (bene)
la tua timidezza non condanna, no no
ma ti eleva da chi odia, chi ferisce e inganna.”

Tiziano Ferro

“Vaggu in tel orto


Vaggu in te l’orto
troevu in gattu mortu
ghe piggiu na sampetta
me fassu na trumbetta
vaggu in scio punte
u ventu un maa rumpe
vaggu dou ferà
pe famela accumudà
u fero u nu ghea
u ghea soe mugge
co fova i tagiarin
a me na detu in cugiarin
sun andetu dou preve picin
u ma detu in gutin de vin
sun andetu dou preve mezan
u ma...” (continua)(continua a leggere)

“Eri bella da perder la testa,
Avremmo potuto guardarci negli occhi,
invece di perdere la testa.”

Lucio Dalla

“Ferra ferra piede


Ferra ferra piede
il ferraio non viene
è andato nella stalla
a ferrare la cavalla
e quando tornerà
il piedino ferrerà.”

Winston Lord, assistente di Henry Kissinger, dopo aver consegnato al Segretario di Stato un rapporto su cui aveva lavorato per diversi giorni, se lo vide restituire con l’annotazione: "È quanto di meglio sai fare?" Lord riscrisse e corresse il rapporto e lo ripresentò: questo ritornò all’autore con lo stesso breve commento. Dopo averlo corretto... (continua)(continua a leggere)
Parlando di Henry Kissinger

“Tre invitati


Ho dato un ricevimento
oggi pomeriggio alle tre
molto molto piccolo,
tre invitati all’appuntamento:
Io, Me Stessa e Me.
Io ho mangiato i pasticcini
e bevuto il tè
mentre a Me Stessa
ho offerto i salatini
passando il dolce… a Me.”

“Sei cambiato come il mondo pure tu,
più violento ed arreso,
scontento e umiliato
tradito anche dai sogni tuoi.”

Renato Zero

“Abbi pietà di me miseramente
poichè ti amo tanto dolcemente.”

Alda Merini

“Il grande poeta Giosuè Carducci, premio Nobel per la letteratura, era appassionato di briscola e scopone. Da grande personaggio qual era, amava primeggiare in ogni situazione, e la sua indole prepotente lo portava inoltre a pensare di essere un grande giocatore di carte, gli amici, per non contraddirlo e per una certa forma di rispetto, non...” (continua)(continua a leggere)
Parlando di Giosuè Carducci

“Chi seme di senape secca semina sempre seme di senapa secca raccoglie.”

“Sospirano le rose nell'aria spirano
petalo a petalo mostrano il color
ma il fiore che da solo cresce nel rovo
bianco non è il dolore 
rosso non è l'amore 
il fiore solo è il dono che porto a te.”

Vinicio Capossela

“Nell'aprile del 1770 Mozart, allora quattordicenne, si trovava a Roma dove venne accolto alla corte papale. In quell'occasione poté ascoltare nella Cappella Sistina il celebre miserere composto da Gregorio Allegri. Questo pezzo era così amato, apprezzato e gelosamente custodito che, pena la scomunica, non poteva né essere copiato né dato in...” (continua)(continua a leggere)
Parlando di Wolfgang Amadeus Mozart

“Anche distante non ho mai smesso
di portarti addosso.”

Marina Rei

“Quando vien la Candelora


Quando vien la Candelora
de l’inverno semo fora;
ma se pive o tira vento
de l’inverno semo dentro.”

“Anche i capelli di Paolo Liguori cercano di allontanarsene il più possibile.”
Fabio Di Iorio Parlando di Paolo Liguori

Quando Marmontel mise sulle scene la sua tragedia 'Cleopatra' chiese a Vaucanson di fabbricargli un aspide e il celebre meccanico fu così bravo che il serpente oltre a muoversi fischiava anche; ma la 'prima' fece fiasco e fu sonoramente contestata. Così uno spettatore disse: "Siamo tutti del parere dell'aspide!".
Parlando di Jean Francois Marmontel

“L'amore è senza manifestazione in questa fretta 
Che hanno tutte le persone di provare a superarsi
È per competizione che il mondo è selettivo
E conta il tuo quoziente intellettivo più del cuore
È la ragione che fa la differenza, quando invece basterebbe un'addizione
Per colmare i nostri vuoti, riprenderci gli spazi più remoti
E so di...” (continua)(continua a leggere)
Ghemon

“Campana di Lombardia,
voce tua, voce mia,
voce voce che va via
e non dài malinconia.”

Clemente Maria Rebora

“È una delle più simpatiche vecchiette che abbia mai conosciuto.”
William Faulkner Parlando di Henry James

“Nella primavera del 1944, dopo la famosa 'svolta', Togliatti era a Salerno ministro nel governo presieduto dal maresciallo Badoglio. Un giorno il ministro degli Esteri, che era Carlo Sforza, chiese che il governo lanciasse un pubblico appello agli italiani delle due parti del fronte per salvare la patria divisa e sofferente. Tutti furono...” (continua)(continua a leggere)
Vittorio Foa Parlando di Benedetto Croce, Palmiro Togliatti

“Il celebre direttore d'orchestra indiano Zubin Mehta adora il peperoncino. Nella Villa I Golli, sua residenza nel Chianti fiorentino con otto ettari di terreno e 1.700 ulivi, ne coltiva di tutti i tipi. Inoltre, ne porta sempre qualcuno in tasca per aggiungerlo ai piatti dei ristoranti. Durante un concerto Mehta sfilò dalla tasca il fazzoletto...” (continua)(continua a leggere)
Parlando di Zubin Mehta

“Ventun letterine


Ventun letterine
formano l’alfabeto,
son tutte carine
ed ora ve le ripeto:
A come ape,
B come bambino,
C come casa,
D come dado,
E come elefante,
F come fiore,
G come gatto, -
H è la letterina muta,
I come imbuto,
L come luna,
M come mano,
N come nave,
O come orologio,
P come pane,
Q come quaderno,
R come ruota
S come sole,
T...” (continua)(continua a leggere)

“E più mi vorrai e meno mi vedrai
e meno mi vorrai e più sarò con te.”

Tiziano Ferro

“Le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre.”

Gabriele D'Annunzio