Tristissimi giardini
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Contenuto: Una rotazione completa del tamburo rotante della betoniera intorno al suo asse: su questa unità di tempo è tarato l'orologio degli umani e dei flussi relativi; o viceversa, in fondo la cosa ha poca importanza: animali, vegetali, persone, sentimenti, pensieri, ovvero merci e flussi di merci, e in definitiva tutto ciò che si muove in e per questo territorio, si regola sullo stesso metronomo, 'lavora' con gli stessi secondi, o meglio, nel caso umano, ne ha impressione; ma negli interstizi, nelle pieghe, nei bordi, negli spazi residui, abbandonati, ai margini, fuori dal flusso, un altro tempo lavora e così in ogni caso moriamo. Curioso: i luoghi in cui più intensamente se ne percepisce la presenza sono le fabbriche abbandonate. La prima impressione che si ricava, esplorando questi spazi, è che lì il tempo si sia improvvisamente fermato, ma naturalmente no, non è così, solo non scorre, non fluisce, soggiorna, abita il luogo, ne pervade l'atmosfera, si fa respirare, toccare, pensare, e nel mentre lavora, indifferente, con ostinata determinazione.
Frasi di “Tristissimi giardini” 6 citazioni
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“Scrivo e ho l'impressione che questo sia per sé un destino. A ciascuno il suo contagocce.”
“Molte persone letteralmente non sanno quello che dicono. Hanno opinioni, addirittura convinzioni, ma non se le sono formate in proprio, le hanno prese in prestito qua e là, a frammenti.”
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“Come pretendere che i nanetti da centro storico che dominano l’attuale scena politica siano in possesso di una qualsivoglia visione d’insieme del territorio che sono stati chiamati ad amministrare?”
“E' così difficile parlare d'amore. Con l'amore è come con la batteria: forse lo strumento più facile da suonare male insieme alla chitarra, ma certo molto più fastidioso, e non solo nel senso del volume.”
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