Shah in Shah
Titolo: Shah in Shah
Titolo originale: Szachinszach
Autore:Ryszard Kapuscinski
Anno di prima pubblicazione: 1982
Acquista questo libro suTitolo originale: Szachinszach
Autore:Ryszard Kapuscinski
Anno di prima pubblicazione: 1982
Contenuto: Perspicace e importante. Un contributo leggibile, tempestivo e prezioso alla comprensione delle forze rivoluzionarie all'opera in Iran.
Kapuscinski porta la prospettiva di un mitografo e il virtuosismo di un romanziere per sostenere il rovesciamento dell'ultimo Scià dell'Iran, uno dei più famigerati dittatori-clienti degli Stati Uniti, che decise di trasformare il suo paese in una seconda America, per poi essere rovesciato praticamente da un giorno all’altro.
Dal suo punto di vista privilegiato sulla disgregazione del vecchio regime, Kapuscinski ci offre una storia avvincente di cospirazione, repressione, fanatismo e rivoluzione.
Kapuscinski porta la prospettiva di un mitografo e il virtuosismo di un romanziere per sostenere il rovesciamento dell'ultimo Scià dell'Iran, uno dei più famigerati dittatori-clienti degli Stati Uniti, che decise di trasformare il suo paese in una seconda America, per poi essere rovesciato praticamente da un giorno all’altro.
Dal suo punto di vista privilegiato sulla disgregazione del vecchio regime, Kapuscinski ci offre una storia avvincente di cospirazione, repressione, fanatismo e rivoluzione.
Frasi di “Shah in Shah” 17 citazioni
- La trovi in Guerra e Pace
“È sempre il potere a provocare la rivoluzione. Non certo di proposito. Tuttavia il suo stile di vita e di governo finisce per diventare una vera e propria provocazione. Ciò avviene quando tra i personaggi dell’élite si instaurano il senso dell’impunità e la convinzione di poter fare qualunque cosa, di potersi permettere tutto. È un’illusione,...” (continua)(continua a leggere)
“L’Oriente è l’Oriente e l’Occidente l’Occidente: due mondi che mai s’incontreranno. Mai s’incontreranno e mai si capiranno: l’Asia rigetterà sempre ogni trapianto europeo come un corpo estraneo e niente potrà cambiare le cose, per quanto gli europei si scandalizzino. In Europa ogni nuova epoca è diversa, la nuova scalza la vecchia, la terra si...” (continua)(continua a leggere)
“Chi occupa una carica e non ruba si fa il vuoto intorno, viene sospettato di essere una spia mandata a scoprire quanto rubino gli altri, per poi riferirlo al nemico, avido di informazioni del genere. Gente come quella guasta la festa e viene fatta fuori alla prima occasione. È il mondo alla rovescia, il capovolgimento dei valori.”
- La trovi in Guerra e Pace
“I libri sulle rivoluzioni iniziano di solito con un capitolo dedicato alla corruzione del potere in declino, alla miseria e alle sofferenze del popolo. Dovrebbero invece cominciare con un capitolo di analisi psicologica dove si spieghi il processo per cui un uomo oppresso e in preda al terrore vince improvvisamente i propri timori e smette di...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Guerra e Pace
“Una rivoluzione è invariabilmente lo scontro fra due forze: la struttura e il movimento. Il movimento attacca la struttura cercando di distruggerla; la struttura si difende, cercando di annientare il movimento. Le due forze, ugualmente potenti, hanno caratteristiche diverse. Quelle del movimento sono la spontaneità, la capacità dinamica ed...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Guerra e Pace
“Eccoci al momento più importante. È quello che decide le sorti future del paese, dello scià e della rivoluzione: arriva quando il poliziotto di servizio si avvicina alla folla e, alzando la voce, intima a un uomo in prima fila di tornarsene a casa. Il poliziotto e l’uomo tra la folla sono due persone qualunque, eppure il loro incontro assume...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Guerra e Pace
“Si sbaglia pensando che le nazioni vittime della storia (e sono la maggioranza) tengano sempre presente la possibilità della rivoluzione, vedendovi la soluzione più semplice. Le rivoluzioni sono un dramma, e l’uomo tende istintivamente a evitare le situazioni drammatiche; tant’è vero che, anche quando vi si trova dentro, cerca a tutti i costi...” (continua)(continua a leggere)
“Eravamo tutti colpevoli.”
“Qual è la cosa più difficile per chi vive a palazzo? Immaginare una vita diversa. Per esempio la propria vita fuori del palazzo. L’essere umano fa molta fatica a figurarsi una situazione del genere. Di solito prima o poi trova sempre qualcuno disposto a dargli una mano: peccato che talvolta ciò comporti la morte di molte persone. Eccoci al...” (continua)(continua a leggere)
“Possedere significa sbandierarlo ai quattro venti, chiamare gente a raccolta perché veda e ammiri fino a farsi uscire gli occhi dalla testa. E infatti, sotto gli occhi di una folla sempre più ostile, la nuova classe ostenta una dolce vita iraniana di una sfrenatezza, di un’avidità e di un cinismo senza limiti, che finiranno per provocare un...” (continua)(continua a leggere)
“Un popolo oppresso da un despota e ridotto al ruolo di oggetto cerca un rifugio, un luogo dove nascondersi, barricarsi, essere se stesso. È l’unico modo per mantenere la propria identità e perfino la propria normalità. Non potendo emigrare nello spazio, il popolo intraprende una migrazione nel tempo e fa ritorno a un passato che, paragonato ai...” (continua)(continua a leggere)
“Che armi ha, il più debole, per contrapporsi? In un mondo sovraffollato e aggressivo come il nostro, il debole è costretto a isolarsi, a prendere le distanze: per difendersi e sopravvivere non ha altra scelta che quella di barricarsi. La gente ha paura di essere inglobata, spogliata, ridotta ad assumere lo stesso passo, le stesse facce, lo...” (continua)(continua a leggere)
“Occorre distinguere la rivoluzione dalla rivolta, dal colpo di stato e dal rovescio di palazzo. Colpo di stato e rovescio di palazzo si possono programmare, la rivoluzione mai. L’ora dello scoppio coglie tutti di sorpresa, perfino coloro che aspirano alla rivoluzione restano stupiti davanti a quella forza naturale che all’improvviso si scatena,...” (continua)(continua a leggere)
In evidenza