Quattro amici
Titolo: Quattro amici
Titolo originale: Cuatro amigos
Autore:David Trueba
Anno di prima pubblicazione: 1999
Acquista questo libro suTitolo originale: Cuatro amigos
Autore:David Trueba
Anno di prima pubblicazione: 1999
Contenuto: Dietro la folle vacanza di quattro amici ventenni si nasconde una storia d'amore. Il protagonista si immerge nella continua baldoria dei suoi inseparabili compagni cercando di sfuggire al ricordo di Barbara, ma ogni passo lo avvicina a lei. L'esaltazione della libertà, dell'eterna adolescenza, non evita di ricordare loro che tutto finisce, che dietro le risate compaiono le frustrazioni. Una storia dolceamara della fine di un'epoca, tra pura comicità folle e il romanticismo più sfrenato. David Trueba mostra tutto il suo talento con questo romanzo vitale e avvincente.
Frasi di “Quattro amici” 14 citazioni
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“Certe volte penso che il cervello sia invidioso del cuore. E lo strapazza, lo prende in giro, gli nega quello che lui desidera, lo tratta come se fosse un piede o il fegato. E in questo confronto, in questa battaglia, chi perde? Il proprietario di entrambi.”
“Noi esseri umani esaltiamo i luoghi comuni per sfuggire alla scarsa originalità della nostra vita.”
“Ho sempre avuto il sospetto che l'amicizia venga sopravvalutata. Come gli studi universitari, la morte o avere il cazzo lungo.”
“L'estate è una stagione triste, in cui non cresce nulla. Chi non preferisce il mese di dicembre, nonostante l'amarezza che provoca la felicità altrui? Perfino la rinomata crudeltà di aprile è mille volte più stimolante. La canzone dell'estate è sempre la canzone più brutta dell'anno. L'amore estivo è un sottogenere dell'amore, del grande amore...” (continua)(continua a leggere)
“La giovinezza finisce il giorno in cui il tuo calciatore preferito ha meno anni di te.”
“L'indifferenza è una lama affilata.”
“E' curioso, la gente è capace di cambiarsi le tette, il naso, le labbra, ma nessuno penserebbe mai di cambiarsi il cervello. Quasi tutti potrebbero migliorarlo, e invece il cervello continua a tenerci nell'inganno, facendoci credere che non possiamo averne uno migliore. E' un organo sopravvalutato, senza ombra di dubbio.”
“Il sogno di ogni figlio è di fare uscire dai gangheri il proprio padre, amareggiandogli l'esistenza. O almeno di sapere di essere in grado di farlo. Non riuscirci è una delle grandi frustrazioni della vita. Le incazzature di un padre, i suoi rimproveri, perfino le minacce di violenza, sono forme primarie di affetto, preoccupazione, interesse.”
“Questa mia ansia di metter fine a tutto ciò che mi sta vicino e mi è necessario, a tutto ciò che ha l'aria di essere imprescindibile, per dimostrare a me stesso che sono padrone del mio destino.”
“Credo che la solitudine mi accompagni dal giorno in cui sono nato. Se ne sta lì, rannicchiata, e aspetta che tutti spariscano per manifestarsi, per ricordami che lei non mi abbandona mai.”
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