Narciso e Boccadoro
Titolo: Narciso e Boccadoro
Titolo originale: Narziß und Goldmund
Autore:Hermann Hesse
Anno di prima pubblicazione: 1930
Acquista questo libro suTitolo originale: Narziß und Goldmund
Autore:Hermann Hesse
Anno di prima pubblicazione: 1930
Contenuto: Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse è la storia di un'amicizia appassionata ma difficile tra due uomini dal carattere opposto. Narciso, un istruttore ascetico in una scuola di clausura, si è dedicato esclusivamente ad attività accademiche e spirituali. Uno dei suoi studenti è il sensuale e irrequieto Boccadoro, che si sente subito attratto dall'intelletto e dal senso di disciplina del suo insegnante. Quando Narciso convince il giovane studente che non è destinato a una vita di abnegazione, Boccadoro parte alla ricerca dei piaceri estetici e fisici, un percorso che lo porta a un ultimo, inaspettato ricongiungimento con Narciso.
Frasi di “Narciso e Boccadoro” 11 citazioni
- La trovi in Altre frasi d'Amore
“Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene, quanto tu sei stato sempre per me, come hai arricchito la mia vita. [...] Tu non puoi misurare ciò che significhi. Significa la sorgente in un deserto, l’albero fiorito in un terreno selvaggio. A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito, che sia rimasto in me un punto accessibile alla...” (continua)(continua a leggere)
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“Noi due caro amico siamo come il sole e la luna, o il mare e la terra. Noi due, caro amico, siamo il sole e la luna, siamo il mare e la terra. La nostra meta non è di trasformarci l'uno nell'altro, ma di conoscerci l'un l'altro ed imparare a vedere e a rispettare nell'altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro complemento.”
Narciso si chinò lentamente verso di lui e fece quello che in tanti anni della loro amicizia non aveva mai fatto, sfiorò con le sue labbra i capelli e la fronte di Boccadoro. Questi si accorse di ciò che accadeva, prima con stupore, poi con commozione "Boccadoro", gli sussurrò all'orecchio, "perdonami di non averlo saputo dire prima".
“I mistici sono quei pensatori che non sanno staccarsi dalle rappresentazioni, quindi non sono per nulla pensatori. Sono artisti segreti: poeti senza versi, pittori senza pennello, musicisti senza note. Ci sono fra loro spiriti nobili e altamente dotati, ma sono tutti, senza eccezione, degli uomini infelici.”
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“Anche i dolori sfiorivano e appassivano. Nulla aveva consistenza, neppure il dolore.”
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