L'italiano. Lezioni semiserie
Frasi di “L'italiano. Lezioni semiserie” 28 citazioni
“Non calpestate i congiuntivi. Il congiuntivo è morto, dicono. Omicidio, suicidio o evento accidentale? Nessuna di queste cose. Credo si tratti della conseguenza logica di un fenomeno illogico. Sempre meno italiani, quando parlano, esprimono un dubbio; quasi tutti hanno opinioni categoriche su ogni argomento (vino e viaggi, case e calcio, sesso e...” (continua)(continua a leggere)
“La semplicità – non solo nella lingua – è fatica invisibile, ma porta vantaggi evidenti.”
“Chi scrive deve ricordare sempre: tutto quello che non è indispensabile, è DANNOSO. Non irrilevante, o inutile. Proprio dannoso, nocivo, controproducente.”
“Chi difende il buon italiano non difende la pedanteria, né rifiuta le innovazioni: difende invece il buon senso, e accetta le novità.”
“Scrivere/ parlare con efficacia è utile, affascinante e gratuito. In un mondo dove tutti sono sempre in cerca di costosi strumenti di seduzione sociale, il lessico - usato con intelligenza - costituisce una miniera d'oro.”
“I puntini di sospensione sono utili: esprimono incertezza, reticenza, imbarazzo, vaghezza… Il guaio qual è? Qualcuno esagera. E usa i puntini – tre, non uno di più e non uno di meno – per mascherare atteggiamenti inconfessabili. Forse per questo il segno è tanto popolare, da qualche tempo. Chi sono i Puntinisti? Individui che non hanno la...” (continua)(continua a leggere)
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“Affermare che qualcosa è straordinario significa concedergli l’immunità dalla norma, e dalla sua confortevole prevedibilità. Vuol dire accettare che niente, in questo Paese, è quello che dovrebbe essere. Qualche volta è meglio, spesso è peggio, ma sempre è diverso.”
“Chi pretende di soddisfarli tutti, sempre, è destinato all’infelicità e all’insuccesso.”
“Scrivere è come scolpire, bisogna togliere. È un esercizio faticoso, e qualcuno preferisce evitarlo. Ecco spiegata la massa di parole inutili a spasso per il sistema solare.”
“In materia linguistica la regola è semplice: resistere finché si può, ma quando la battaglia è perduta, arrendersi.”
“Palloso è un neologismo fascinoso, utile per descrivere i discorsi di chi non sa parlare e i testi di chi non sa scrivere.”
“I malavitosi della sintassi sono gente interessante, così i fuorilegge dell’ortografia e i disadattati della punteggiatura.”
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“Scrivere bene si può, e non è neppure difficile. L'importante è capire chi scrive male, e regolarsi di conseguenza.”
“Sgridate coloro che, parlando, dicono: «Tra virgolette…». Se poi accompagnano l’orrenda espressione con un gesto – mani alzate, le dita che si contraggono nell’aria, come se dovessero fare il solletico sotto le ascelle di Fassino – nessuna esitazione: schiaffeggiateli.”
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“Tempo fa ho proposto una modifica dell’articolo 1 della Costituzione: «L’Italia è una Repubblica fondata sullo stage». La mia proposta ha divertito gli interessati, ma è stato un riso amaro. Lo stage – periodo gratuito di lavoro – sta diventando un aiuto stabile dei ragazzi alle aziende. Domanda: ma non doveva essere il contrario?”
“Chi scrive chiaro, sa scrivere.”
“Attitudine non vorrà mai dire atteggiamento, anche se oggi è di moda confondere i due vocaboli.”
“Assolutamente sì è assolutamente insopportabile. Rivela infatti tre debolezze. La prima è la rassegnazione: lo dicono tutti, lo dico anch’io. La seconda è la piaggeria davanti all’inglese: assolutamente sì è infatti figlio di absolutely. La terza debolezza è la più inquietante: diciamo assolutamente sì perché siamo convinti che sì non basti. La...” (continua)(continua a leggere)
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