Il fasciocomunista: Vita scriteriata di Accio Benassi
Titolo: Il fasciocomunista: Vita scriteriata di Accio Benassi
Autore:Antonio Pennacchi
Anno di prima pubblicazione: 2003
Acquista questo libro suAutore:Antonio Pennacchi
Anno di prima pubblicazione: 2003
Frasi di “Il fasciocomunista: Vita scriteriata di Accio Benassi” 5 citazioni
“Che ce ne fregava che erano di più? Non era coraggio il nostro, era tigna. Ci fregava assai, a noi, di prendere le botte, ma la figura di scappare no. La figura di abbandonare la sede? Con le botte ci convivi, dopo un po’ ti passano, guarisci. Ma la vergogna no. La vergogna ti rimane per tutta la vita.”
“La statica e la scienza delle costruzioni non riguardano solo le case e i ponti. Riguardano tutto. Pure le dinamiche sociali, i rapporti d'amore, i testi poetici. Non puoi caricare un corpo con un peso superiore a quello che può reggere. Si rompe. E non si rompe all'improvviso. Prima si snerva. Se lo guardi bene te ne accorgi. Si snerva. Una...” (continua)(continua a leggere)
La società era ancora fascista [...] la Democrazia Cristiana rubava a rotta di collo. Altro che "politica come servizio", la gente faceva politica per farsi gli affari propri. [...] Ai giovani gli sembrava che non dovesse essere così ed erano scesi in piazza. Tutti quanti. Pure i fasci. All'inizio sembrava tutto bello: tutti insieme a discutere,... (continua)(continua a leggere)
In evidenza