E se noi domani: L'Italia e la sinistra che vorrei
Titolo: E se noi domani: L'Italia e la sinistra che vorrei
Autore:Walter Veltroni
Anno di prima pubblicazione: 2013
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Anno di prima pubblicazione: 2013
Frasi di “E se noi domani: L'Italia e la sinistra che vorrei” 48 citazioni
“Sulla linea dell’Anybody but Bush, «chiunque tranne Bush», i democratici americani hanno perso per otto anni contro un candidato repubblicano impresentabile.”
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“Sud e Nord devono poter accedere alle informazioni allo stesso modo, non a velocità diversa, non con zone nelle quali è impossibile collegarsi. Banda larga, diffusione del wi-fi gratuito sono ormai frontiere della competitività, come lo fu la costruzione dell’Autostrada del Sole.”
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“In rete tutto è rapido e corto. Con due conseguenze: la semplificazione e la radicalizzazione delle posizioni. Il linguaggio della politica nel tempo di Berlusconi è perfettamente entrato negli stereotipi comunicativi dei social. Spesso prevale l’insulto personale, la apodittica affermazione di certezze fondate su balle spaziali che la rete...” (continua)(continua a leggere)
“Come si fa a introdurre l’elezione diretta di un presidente se l’Italia è attraversata ciclicamente da pulsioni populiste che, si sa, sono sempre a un passo da quelle autoritarie? È un argomento forte, sorretto dai dati della storia politica italiana. E dalla memoria, ahimè attuale, dei disegni berlusconiani di normalizzazione della magistratura...” (continua)(continua a leggere)
“Lo Stato lassista diventa prussiano quando getta la chiave dietro le spalle di cittadini che hanno sbagliato ma non possono e non devono essere trattati oltre il limite dei diritti umani. Le amnistie e gli indulti sono la confessione di una impotenza. Un uso molto più avveduto della custodia cautelare, la diffusione degli arresti domiciliari,...” (continua)(continua a leggere)
“Il centrosinistra italiano è stato Berlusconi-dipendente per una lunga fase di questo ventennio. Mi permetto di dire che solo nel 1996, con Prodi, e nel 2008 si cercò di sfuggire a questa morsa e non per caso, credo, sono state le due elezioni con il miglior risultato assoluto. E, lo ricordo solo per gli archivi, anche il Pci di Berlinguer...” (continua)(continua a leggere)
“Non ci si deve meravigliare se poi vince Grillo. È bravo, spiritoso, spregiudicato tanto da apparire potabile per elettori del Pd e del Pdl e, alla fine dei conti, interpreta la domanda di fondo: che differenza c’è tra destra e sinistra se ambedue vogliono conservare ciò che esiste?”
“Il lavoro lo fa l’impresa. Prima la sinistra si libererà dai vecchi pregiudizi e smetterà di pensare che chi intraprende è un padrone, meglio sarà. Chi rischia di suo, chi inventa una idea produttiva, chi dà occupazione è un eroe del lavoro. E vorrei non lo scoprissimo solo quando un imprenditore si suicida pur di non licenziare i suoi operai.”
“La sinistra è altro. È stata per milioni di esseri umani un desiderio di libertà, l’aspirazione a un mondo aperto ed equo, in cui ciascuno potesse mostrare le proprie potenzialità, indipendentemente dalle condizioni sociali di partenza.”
“La seconda Repubblica non è mai nata anche per la presenza di Berlusconi.”
“Il «Vaffa» è stato colla per unire mille rabbie diverse, ma non è sufficiente per portare un Paese fuori dalla sua crisi più drammatica.”
“E' l’uso pubblico indiscriminato delle intercettazioni a essere intollerabile, perché affidato alla fuga, talvolta non innocente, di testi, spesso perfino irrilevanti rispetto a responsabilità penali o civili. La Costituzione dice all’articolo 3 che «ogni cittadino è uguale davanti alla legge», e questo non è vero per la diffusione arbitraria di...” (continua)(continua a leggere)
“La statura di un decisore pubblico è nella sua autonomia, sempre e da chiunque, nella sua capacità di anteporre a ogni cosa gli interessi generali verificati con la propria coscienza. Altrimenti basterà mettere un applausometro al posto di persone dotate di cervello e pensiero. Ricordando sempre, però, quanti applausi nella storia sono stati...” (continua)(continua a leggere)
“Da una parte chi, con la nascita del Partito democratico, pensava dovesse prevalere la rottura, il cambiamento radicale, l’innovazione coraggiosa, una vera nuova identità. Dall’altra chi aveva come legittima priorità «dare un senso a questa storia», alla novecentesca vicenda della sinistra italiana, piuttosto che rischiare la navigazione in mare...” (continua)(continua a leggere)
“Tra il lavoratore disperato perché sta perdendo il suo posto e con esso la propria dignità e il piccolo o medio imprenditore che non sa come pagare il mutuo della banca che gli chiede di «rientrare», c’è una comunità di destino. Sono, tutti e due, pilastri dell’economia e della società. Solo chi non è mai stato in una azienda italiana può...” (continua)(continua a leggere)
“Forse, davanti al risultato delle elezioni di febbraio 2013, si doveva, proprio da parte del Pd, proporre un governo del Presidente, guidato da una personalità indipendente tipo Emma Bonino, che interpretasse il bisogno di cambiamento e si rivolgesse all’intero arco delle forze parlamentari.”
“Quella del febbraio 2013 è, in termini quantitativi, la più grande sconfitta politica ed elettorale della storia della sinistra degli ultimi cinquant’anni.”
“Si abbia il coraggio, in un contesto di comune responsabilità istituzionale, di assumere per intero il modello della quinta Repubblica francese: un sistema semipresidenziale e un meccanismo elettorale a doppio turno di collegio.”
“Con Mussolini abbiamo avuto il potere, ma non la libertà. Con la Repubblica la libertà, ma non il potere. Se l’Italia non riuscirà a ricongiungere i due termini essenziali di una democrazia il suo futuro è esposto a rischi elevatissimi.”
“La sinistra conservatrice: non riesco ad accettare che non sia un ossimoro.”
Il fatto che Grillo dica che sarà cancellata la democrazia rappresentativa perché si farà tutto in rete rischia di dare ragione a coloro che dicono che la democrazia elettronica è la forma di populismo del terzo millennio… Poi si scopre che Grillo al Nord dice “non diamo la cittadinanza agli immigrati” e al Sud che la mafia è meglio del ceto... (continua)(continua a leggere)
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“I social network sono una parte della meraviglia: opinioni che circolano a migliaia, un tripudio della democrazia. Rapporti affettivi, familiari, di amicizia o di amore che si intrecciano per questa via. Un mondo piccolo, raggiungibile, umano. Ma i social hanno portato con sé anche dei mutamenti del «discorso pubblico».”
“Una delle malattie italiane di questi anni è stata «l’egologia». Perdute le grandi appartenenze collettive, quelle per le quali dire «noi» era rassicurante e protettivo come una coperta con un freddo cattivo, si è fatta lentamente strada una malattia profonda e pericolosa: l’idea che il mondo ruoti attorno a sé medesimi, che gli altri siano un...” (continua)(continua a leggere)
“Era la potenza innovativa del Pd l’ostacolo più grande all’espansione dell’antipolitica.”
“Se la politica ha una visione e indica un obiettivo raggiungibile (la crescita della pianta) anche qualche sacrificio (la potatura di qualche ramo) può essere accettabile. Altrimenti, senza visione, senza progetto, ognuno si rinchiude nella difesa del proprio ramoscello, nelle barricate corporative che hanno bloccato le riforme negli ultimi...” (continua)(continua a leggere)
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“Il centralismo regionale, micro o macro, non è né migliore né meno pesante di quello nazionale.”
“E' in gioco il destino del Paese e forse della stessa democrazia. Il tempo delle prudenze è stato tagliato dai fatti. L’unità necessaria, quella che allontana scissioni e separazioni tipiche della peggiore storia della sinistra, ora nasce dalla chiarezza e non dalla rimozione delle differenze.”
“E' legittimo chiedersi se l’idea di sottoporre a primarie in quel modo i candidati al Parlamento non abbia finito col trasformare quello strumento, nato per far avvicinare forze esterne al partito, in una conta più interna, con l’attivazione di cordate, ticket, accordi tra correnti.”
“La sinistra è una idea di comunità, che conquista opportunità e combatte per la giustizia sociale. Altrimenti non è sinistra. La sinistra è una idea di politica ambiziosa e lieve e di società civile forte, responsabile e organizzata. Altrimenti non è sinistra.”
“Il nostro Paese non riesce a conciliare l’autorità del potere con la ricchezza della democrazia.”
“Nell’Italia dei partiti deboli il governo non decide quasi nulla. E il paradosso è che per decidere è costretto a forzare la Costituzione. Non è normale che si facciano, in una legislatura, decine di decreti, che su questi poi si metta la fiducia impedendo al Parlamento di legiferare liberamente.”
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“La rete è fattore di sviluppo economico e di miglioramento, grazie ai servizi on line, della possibilità di limitare spostamenti inutili e di riconquistare il bene primario del tempo.”
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