Frasi di “Chi si ferma è perduto”
(1960)Sergio Corbucci
ha diretto questo film
nel 1960
Titolo Chi si ferma è perduto
Anno 1960
Regista Sergio Corbucci
Genere Commedia
Acquistalo suAnno 1960
Regista Sergio Corbucci
Genere Commedia
Trama – Quando il loro capo muore, due impiegati aspettano con ansia chi lo sostituirà. Ognuno di loro spera di diventare il suo pupillo e usa ogni metodo possibile per vincere la competizione, causando un sacco di problemi e di malintesi.
Tutti gli attori – Totò, Peppino De Filippo, Aroldo Tieri, Luigi De Filippo, Alberto Lionello, Alberto Talegalli, Angela Portaluri, Mario Castellani, Lia Zoppelli, Jacqueline Pierreux, Luigi Pavese, Anna Campori, Pietro De Vico, Renzo Palmer, Peppino De Martino, Marisa Traversi, Enzo Petito, Solveyg D'Assunta, Nando Angelini, Rita Cuttica, Angela Passalacqua, Vittorio Vaser, Gino Scotti, , Sergio Corbucci
vedi tuttiFrasi di “Chi si ferma è perduto” 24 citazioni
“Se conosco Shakespeare? Lo conosco benissimo, in casa lo chiamavamo William.”
“Meglio un ambo oggi che una gallina domani.”
“Lei è la sorella? E da quanto tempo?”
“- Giulia Pasquetti: Parlavamo in versi.
- Antonio Guardalavecchia: Anche i giorni feriali?”“I giornalisti scrivono sui giornali, sui roto e sui calchi.”
“L'orologio a cucù si è guastato perché il becco dell'uccellino si era tappato, il suono gli usciva dalla parte opposta del corpo e, naturalmente, era una fetecchia: sono cose che possono capitare a tutti.”
“Il pericolo ci sovrasta, in questo ufficio c'è uno jettatore: non uno jettatore da poco, ma uno jettatore ereditario. Il nonno era imbarcato sul Titanic e fu l'unico superstite del naufragio; lo sbarcarono a Messina e la notte stessa venne il terremoto. Saranno coincidenze che coincidono, ma una coincidenza oggi, una coincidenza domani...”
“Audax fortuna juventus.”
“Si vede che lei è esuberante, esuberatore!”
“- Antiquario Tanasi: Ci sento grazie a questi occhiali!
- Antonio Guardalavecchia: Perché lei sente con gli occhi e vede con le orecchie?”“Lo jettatore è chi ride delle disgrazie altrui.”
“Mi chiamo Guardalavecchia, ma guardo dove mi pare.”
“- Matteo Rossi: Senta Guardalaracchia!
- Antonio Guardalavecchia: Non sono Guardalaracchia, sono Guardalavecchia!
- Matteo Rossi: La vecchia o La racchia non ha importanza!”“Lei è un traditore, un Giuda, lei di cognome fa Colabona, ma dovrebbe chiamarsi Colagiuda.”
“Ogni tanto faccio una grossa gaffe, una gaffona.”
“Sono napoletano e quindi ho molta stitichezza col caffè. Pardon, volevo dire dimestichezza: è stato un qui pro quo.”
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