Tutte le frasi di Maurizio Maggiani
“Sto imparando che non serve sempre saper vedere una ragione, che si può essere nudi e scalzi di qualsiasi ragione e non per questo essere meno veri di un fuoco acceso nella notte.
So che le cose accadono perché se ne possa cogliere il senso. Coglierlo come si coglie un sasso nell'infinità di sassi del deserto per la sua irresistibile...” (continua)(continua a leggere)“Possiamo amare solo chi incontriamo, e dunque sono i nostri piedi che scelgono chi ameremo.”
- Dal libro: Meccanica celeste
“C'è un piccolo cassetto nel lobo destro del mio cervello, pieno di tutti gli odori importanti della mia vita. Gli odori rimangono per sempre e basta un pensiero per convocarli al tuo naso.”
- Dal libro: Meccanica celeste
“Sono un lettore di libri, vivo con una lettrice compulsiva, e non è a questo che penso; non alla carta che canta le storie, ma a quella che declama le promesse e perpetua i giuramenti. Quante speranze gli uomini hanno affidato alla carta. Tutte le loro migliori. Quanta ira è stata placata, quanto dolore lenito. Quanta brava gente come Vlad il...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Meccanica celeste
“Il principio delle cose è che bisogna tirare avanti e ricominciare, come se niente fosse.”
- Dal libro: Meccanica celeste
- Dal libro: Meccanica celeste
- Dal libro: Meccanica celeste
“Quando raccontiamo di ciò che verrà, raccontiamo di quello che è stato, e più ci azzardiamo in avanti, più scaviamo nel remoto.”
- Dal libro: Meccanica celeste
- Dal libro: Meccanica celeste
- Dal libro: Meccanica celeste
- Dal libro: Meccanica celeste
- Dal libro: Meccanica celeste
“Una madre te la porti dietro dappertutto.Un padre sa essere un bravo inseguitore , l'occhio di Dio che insegue la sua creatura prediletta fino in capo al mondo....la madre la creatura prediletta se la porta con sé, incistata nelle interiora più profonde, nelle terminazioni nervose, nel midollo delle ossa, nei coni e nei bastoncelli della retina....” (continua)(continua a leggere)
“Ogni uomo, madre, è un futuro costruttore di nazioni, se solo non parte così svantaggiato, s’intende. Se, magari, non si palesa al mondo con una cuffietta in testa, con una cuffietta allacciata ben stretta sotto il mento. Questo è provocare il Destino, invocarlo, convocarlo, mettergli in mano la leva della ghigliottina.”
“Ci siamo rivoltati contro i nostri padri e ci è sembrata una buona cosa tanto per cominciare.”
“Non c’è spesa più necessaria per una casa, non c’è come mettere dodici piatti in tavola che ti dice che tutto va bene, che ce n’è per tutti. E starsene in cucina a pelare, a battere, a bollire e friggere e soffriggere e poi mettere in tavola per dodici è come essere sul Lago di Tiberiade a moltiplicare i pani e i pesci. Una tavola da dodici è un...” (continua)(continua a leggere)
“Lui e il signor Trippi e tutti quanti loro, i lavoratori, si sono messi in testa di costruire una nazione con le loro mani. Non speravano di farlo, loro ci credevano davvero che l’avrebbero fatto.”
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