Tutte le frasi di Luigi Giussani
“Il miracolo è la realtà umana vissuta quotidianamente, senza enfasi eccezionali, senza necessità di eccezioni, senza fortune particolari, è la realtà del mangiare, del bere, del vegliare e del dormire investita dalla coscienza di una Presenza che ha i suoi terminali in mani che si toccano, in facce che si vedono, in un perdono da dare, in soldi...” (continua)(continua a leggere)
“La verità senza amore è inutile.”
“Il nostro nemico è la paura, inevitabile in ciascuno di noi. Perché? Perché ognuno di noi viene dal nulla. La paura è il fiato del nulla da cui veniamo, che si traduce nell’esaltazione delle piccolezze, delle meschinità: la meschinità dell’abbraccio, la meschinità del possesso, la meschinità dell’appropriazione, la meschinità dell’ira, la...” (continua)(continua a leggere)
“La normalità della loro vita ha avuto, ha acquisito, istante per istante, la dignità della grandezza della verità, perché ha realizzato il rapporto con l’infinito, ha realizzato in modo cosciente (cosciente più o meno, cosciente in modo clamoroso in certi momenti, cosciente come habitus, come abitudine nel senso nobile del termine, come...” (continua)(continua a leggere)
“Tutto il mondo non vale la più piccola persona umana; questa non ha nulla di paragonabile a sé nell’universo, dal primo istante della sua concezione fino all’ultimo passo della sua decrepita vecchiaia. Ogni uomo possiede un principio originale e irriducibile, fondamento di diritti inalienabili, sorgente di valori. Il valore non si può confondere...” (continua)(continua a leggere)
“L’intelligenza non è capacità creativa, ma riconoscitiva, riconosce qualcosa che un Altro fa. E la libertà non è fare quello che pare e piace, ma aderire a quello a cui un Altro ci chiama.”
“Tutto quello che ho detto l’ho imparato.”
“Nuovo non è ciò che non si è mai sentito o udito, ma ciò che è vero. Il vero, tutte le volte che lo si ripete, ogni volta che lo si ripete, è sempre più nuovo, perché rivela sempre di più se stesso. Il vero, infatti, il nuovo, come abbiamo detto altrove, è il compimento di un’origine, di un antico, di un prima, che si impone nonostante la...” (continua)(continua a leggere)
“Bisogna non avere paura della violenza. In due casi, cioè in due modi si può non avere paura della violenza: primo, quando uno si sente più forte dell’altro o si sente di potere rispondere alla forza con la forza: «Vieni qui, che ti spacco il muso!». Mi ricordo, nel ’75, alla Statale di Milano, c’era uno dei nostri ben piantato, che, alle prime...” (continua)(continua a leggere)
“La vita dell’uomo si svolge laggiù tra le case, nei campi. Davanti al fuoco e in un letto. E ogni giorno che spunta ti mette davanti la stessa fatica e le stesse mancanze. È un fastidio alla fine [...]. C’è una burrasca che rinnova le campagne − né la morte né i grossi dolori scoraggiano. Ma la fatica interminabile, lo sforzo per star vivi d’ora...” (continua)(continua a leggere)
“Ciò che fa degradare una cosa grande che abbiamo incominciato è il possesso di essa, il possederla.”
“La legge della vita è l’amore, non la presunzione. E l’amore è affermare un tu presente.”
“La scelta dell’uomo è: o concepirsi libero da tutto l’universo e dipendente solo da Dio, oppure libero da Dio, e allora diventa schiavo di ogni circostanza.”
“Pregate, pregate la Madonna di Loreto, fate il pellegrinaggio. Grazie! All’atteggiamento irrazionale dell’uomo può supplire soltanto il miracolo di Dio.”
“Se uno non perdona, allora vuol dire che non afferma, non ha in sé l’attenzione, la tensione ad affermare l’altro; siccome l’ha offeso, non vuole affermare l’altro. Lui però non si può dividere, perciò anche quando prega Dio non lo pregherà veramente, lo pregherà senza amore. Senza perdono non si può domandare Cristo, senza perdonare all’uomo...” (continua)(continua a leggere)
“La domanda è amore proprio in quanto scopre e afferma, magari inconsciamente, che il tuo io completo, che dire «io» in modo completo significa dire «tu». È un «tu» l’io completo. Perciò l’affermazione di sé, l’affermazione della propria felicità, l’affermazione del proprio compimento è l’affermazione di un altro.”
“Siamo uomini perché abbiamo l’intelligenza di uno scopo, l’intelligenza dello scopo del tutto.”
“Non confuta i maledetti, non calcola, non giudica, non anticipa il giudizio universale per evitarne l’amarezza eterna: Egli fa il cristianesimo.”
“Ti preghiamo, Signore, perché amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio.”
“La moralità è il rapporto tra il gesto e la concezione del tutto in esso implicato.”
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