Ritorno al medioevo
“Un gatto nero che ti attraversa la strada significa che l'animale sta andando da qualche parte.”Groucho Marx
Halloween, festa completamente estranea alle nostre tradizioni, poiché si rifà alle ricorrenze celtiche, è ormai, come ogni americanata che si rispetti (è negli Usa infatti che la festa assume le connotazioni goliardiche ma anche violente con le quali è spesso tristemente conosciuta), importata e adorata da grandi e piccini. Pare che il nome stesso, che in molti evoca spavento e orrore, in altri solo l'idea di becero consumismo e superstizione, voglia semplicemente e banalmente dire "Notte prima di Ognissanti" (All-Hallows-Eve). Ma la superstizione spesso conduce ad ignorare parametri oggettivi quali quelli storici e, se mescolata alla stupidità, diventa una bomba esplosiva. Si pensi ai poveri gatti neri, perseguitati al pari delle streghe durante il medioevo. Per loro Halloween è come il tacchino per la festa del Ringraziamento, o come l'agnello il giorno di Pasqua. Se son neri è solo questione di genetica, cari miei, non di sfortuna. Come se il solo fatto di avere la pelle chiara, per noi umani, portasse jella. La pelle no, ma forse il poco cervello sì.
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