Buona educazione
Citazioni e aforismi sulla maleducazione e sulla buona educazione
Descrizione Tema
Dire le parolacce, mettersi le dita nel naso e urlare in un luogo pubblico non è sinonimo di buona educazione. Il telefono che squilla durante una funzione religiosa, l’allontanarsi da una persona che ti sta parlando ed il non rispondere ai messaggi non danno il buon esempio. Prendere in giro un amico per il suo strano modo di vestire, disdire un appuntamento all'ultimo minuto e spettegolare sono atteggiamenti scortesi. Il galateo impone di togliere i gomiti dalla tavola, di evitare di gesticolare con le mani e di tagliare un frutto usando le posate e non le mani. Tra l’essere un rigido seguace del bon ton ed un volgare scaricatore di porto c’è un’ampia gamma di comportamenti educati da tenere nel rispetto di tutti. La cortesia si può imparare, la grazia si può apprendere, un linguaggio meno ‘forbito’ si deve imparare. All'asilo le maestre insegnano ai bambini ad obbedire, a chiedere ‘per favore’ e a dire ‘grazie’, a scusarsi con il compagno che hanno fatto cadere dall'altalena e a risistemare i giochi che hanno gettato per terra per dispetto. Perché poi da grandi i bambini diventano maleducati?
“Quando, per strada, vi capita di salutare un professore agitando la mano, è preferibile farlo con tutte e cinque le dita.”
“La volgarità consiste nel pretendere di essere ciò che non siamo.”
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“La puntualità è la cortesia dei re.”
“Interrogato su che cosa invecchia presto, disse: 'La gratitudine'.”
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- Dal libro: Lettere a Lucilio
- Dal libro: Più lontano ancora
“Privacy non significa nascondere agli altri la mia vita privata. Significa evitare che la vita privata degli altri irrompa nella mia.”
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“Il regalo più economico che posso offrire è la gentilezza, ed è il migliore.”
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“La conquista di se stessi è la più grande delle vittorie.”
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