Citazioni famose sulla rivoluzione

Citazioni famose sulla rivoluzione

15 cit.
Era il 14 luglio 1789 e i parigini assaltavano la Bastiglia. Madre di tutte le rivoluzioni, quella francese è diventata simbolo di un popolo in rivolta, stanco dell'oppressione dei governanti e pronto al cambiamento, anche il più radicale. Per l'occasione abbiamo raccolto per te alcune frasi sulla Francia e sul concetto di rivoluzione, leggile!

Dal film: V per vendetta

“Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare.”

Hugo Weaving - V

“Francia, madre delle arti, delle armi e delle leggi.”

Joachim du Bellay

“La rivoluzione è come Saturno, divora i propri figli.”

Georg Büchner

Dal libro: Sottomissione

“È probabilmente impossibile, per chi abbia vissuto e prosperato in un sistema sociale ereditato, immaginare il punto di vista di coloro che, non essendosi mai aspettati nulla da tale sistema, ne progettano la distruzione senza alcun timore.”

Michel Houellebecq

“Come si può governare un paese che ha duecentoquarantasei varietà differenti di formaggio?”

Charles de Gaulle

“I rivoluzionari sono più formalisti dei conservatori.”

Italo Calvino

Dalla serie TV: Oz

“Le rivoluzioni cominciano perché non c'è pane. Le guerre si scatenano per una partita a scacchi.”

“La rivoluzione non è il potere, è la trasformazione del potere.”

Fausto Bertinotti

“La rivoluzione francese appartiene al novero di quegli avvenimenti che segnano i destini dell’umanita’ per i tanti secoli che verranno.”

Nikolai Mikhailovich Karamzin

“La rivoluzione è uno strumento superato - superato dalle procedure democratiche di rappresentanza - e imperfetto.”

Jürgen Habermas

“La rivoluzione francese? Troppo presto per formulare un giudizio!”

Zhou Enlai

“La plebaglia può fare solo delle sommosse. Per fare una rivoluzione ci vuole il popolo.”

Victor Hugo

Durante la rivoluzione francese il processo di decristianizzazione voluto dai capi rivoluzionari fece si che si cambiassero i nomi alle strade e fossero chiuse al culto le chiese, che divennero templi dedicati ai princìpi del vivere civile (Notre-Dame divenne ad esempio il tempio della Dea Ragione). Ai cittadini fu imposto di cambiare il nome di battesimo che facesse riferimento ad un santo con quello di un eroe della Roma repubblicana o con uno rigorosamente ateo. In questo contesto si colloca il divertente episodio del signor di Saint-Cyr che fu portato dinanzi al Tribunale rivoluzionario.
"Il tuo nome, cittadino", domanda il presidente.
"Mi chiamo de Saint-Cyr."
"Non c’è più nobiltà."
"Allora mi chiamo Saint-Cyr."
"Il regno della superstizione e dei santi è passato."
"Mi chiamo Cyr (sire)."
"La monarchia è stata abolita, per sempre."
Un’idea luminosa attraversa la mente dell’imputato.
"Visto che non ho nome - esclama - io sfuggo alla legge, perché sono un’astrazione e voi non troverete nessuna legge che condanni un’astrazione; debbo quindi essere assolto."
Il tribunale si trovò così a sentenziare l'assoluzione in questi termini:
"Cittadino astrazione, sei invitato a scegliere per l’avvenire un nome repubblicano, se non vuoi passare per un sospetto".

Anonimo

Dal libro: I segreti di Parigi

“La Francia, e Parigi in particolare, hanno la capacità di aggiornare il proprio passato con insospettabile risolutezza, non solo quando intervenga una qualche rivoluzione o un moto di piazza, ma anche con l’azione ordinaria degli amministratori. Il paese esprime in questo un’invidiabile vitalità collettiva.”

Corrado Augias

“In Francia, lo scherzo è re e signore di tutto: si scherza sul patibolo, alla Beresina, sulle barricate, e qualche francese probabilmente scherzerà anche alla grande assise del Giudizio universale.”

Honoré de Balzac

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