Le frasi più interessanti di Kafka

Le frasi più interessanti di Kafka

10 cit.
Moriva il 3 giugno 1924 Franz Kafka, autore tra i più imponenti del secolo scorso. La morte precoce non gli impedì di lasciare il segno nel panorama letterario ed esistenziale del XX secolo, diventando anzi un esponente di spicco del modernismo. I suoi romanzi al limite tra allegoria, realtà e magia lasciano il lettore in sospeso tra l'assurdo e il possibile, coinvolgendolo in una spirale confusa in cui tutto viene messo in discussione. Per l'occasione abbiamo scelto per te alcune delle sue frasi migliori, leggile!

Dal libro: La metamorfosi

“La giovinezza è felice, perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque conservi la capacità di cogliere la bellezza non diventerà mai vecchio.”

Franz Kafka

Dal libro: Il castello

“La malvagità del mondo, dinanzi alla quale quella personale viene meno e perde ogni significato.”

Franz Kafka

“I baci scritti non arrivano a destinazione, ma vengono bevuti dai fantasmi lungo il tragitto.”

Franz Kafka

Dal libro: Lettere a Milena

“Il sonno è l'essere più innocente che ci sia e l'uomo insonne il più colpevole.”

Franz Kafka

Dal libro: Aforismi di Zürau

“Da un certo punto in là non vi è più ritorno. Questo è il punto da raggiungere.”

Franz Kafka

Dal libro: Quaderni in ottavo

“Credere nel progresso non significa credere che un progresso sia già avvenuto. Questa non sarebbe una fede.”

Franz Kafka

Dal libro: Quaderni in ottavo

“Non tutti possono vedere la verità, ma possono esserla.”

Franz Kafka

“La paura, l'angoscia e i sensi di colpa accompagneranno Kafka per tutta l'adolescenza. Egli sarà letteralmente ossessionato dal suo corpo, una dismorfobia, la paura di diventare deforme, calvo, e di soffrire di una deviazione della colonna vertebrale.
Il disgusto viscerale per la sessualità e l'intimità fisiologica, lo porterà a degli ossessivi riti di ascetismo, a bagni di acqua ghiacciata e ad altre costrizioni corporali.”

Philippe Brenot

Parlando di Franz Kafka

“Franz Kafka, il grande scrittore ceco misconosciuto finché fu in vita, si trovava ricoverato in un ospedale di Vienna, dove era trattato con poco riguardo. Franz Werfel, lo scrittore austriaco caposcuola del movimento espressionista, volendo aiutarlo, scrisse al dottore responsabile del reparto per raccomandargli l’amico. Data un’occhiata alla lettera, il medico disse: ‘Un certo Werfel mi scrive di fare qualcosa per un certo Kafka. Chi sia Kafka lo so: è il paziente della 12. Ma Werfel, chi è?’.”

Parlando di Franz Kafka

“Teoricamente esiste una possibilità di felicità perfetta: credere in quello che c'è di indistruttibile in se stessi e non sforzarsi di aspettarlo.”

Franz Kafka

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