Frasi sull'italia

“Negli anni ’70, quando ho fatto il mio ingresso nel mondo del cinema, in Italia si producevano circa 400/450 film l’anno e quindi c’era una grande ricerca di sceneggiatori. Era un periodo prolifico.”
Claudio Fragasso

“Non posso credere che in Italia il cinema sia finito come dicono tanti. Bisogna lavorare e lottare per cambiare le cose come è accaduto in Francia e in Spagna.”
Alessandro Capone

“A me piace il sistema che si usa in Italia, amo il doppiaggio. Lo trovo una forma espressiva.”
Gus Van Sant

“In questo momento l’Italia la vedo molto incanaglita, molto aggressiva. La rabbia e la paura per quelle che sono le incertezze del momento che stiamo vivendo, si riflette poi in un sentimento di astio, di livore, di ferocia che si esprime anche nelle piccole cose.”
Paolo Virzì

E' piuttosto paradossale quello che succede in Italia dove chi lavora in tv viene marchiato come ”bollito” e sembra che non possa più fare del cinema, a differenza degli Stati Uniti dove al contrario tanti registi agguerriti e spesso di tendenza sono cresciuti professionalmente facendo esperienza sul campo, alternando i loro impegni tra piccolo... (continua)(continua a leggere)
Riccardo Donna

“La scuola italiana era tra le migliori al mondo, oggi è una devastazione, ma non si può chiedere troppo a insegnanti che guadagno 1200 euro al mese.”
Roberto Faenza

Oggi un film che abbia un certo costo è "condannato" ad incassare subito il primo week end, e questo costringe produzioni e network ad investire in opere che sono più che altro dei cast assemblati per delle storie che si ripetono sempre simili.
Stefano Reali

“Negli anni sessanta, quando si facevano quattrocento film all'anno, era proprio la miriade di film di genere, priva di ambizioni d'autore, ma in grado di portare a casa degli incassi, che sosteneva il Grande Cinema, e la capacità dei produttori di poter investire.”
Stefano Reali

“Per i film di azione mancano i soldi per gli effetti speciali, per i thriller forse le idee.”
Sergio Martino

“La pirateria e la televisione hanno tolto alla sala quella quantità di spettatori necessaria per incentivare nuovi investimenti.”
Sergio Martino