Frasi sui bisogni
In archivio 872 frasi, aforismi, citazioni sui bisogniBisogni
Mancamento di quelle cose di cui in qualche modo si può far senza, e necessità di ciò di cui non si può far senza in alcun modo [Latino: indigentia, egestas].
- La trovi in Crescita personale
“Vivi nell'atarassia, nella apatia, e troverai la tua felicità. Non preoccuparti mai; non volere gli entusiasmi, le forti emozioni. Siamo in un'epoca di egoismi senza individualità, e forse appunto per questo non si è inneggiato mai così forte al collettivismo.”
“Il denaro e lo status che derivano dalle loro dodici ore giornaliere di lavoro non significano più niente per lei. Non è disposta a immolare tutto per quello. Vorrebbe evadere, vivere diversamente. Spiega a Luca che potrebbero avere degli spazi individuali, seguire ognuno il flusso della propria vita, con meno vincoli, in luoghi diversi e con...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Pensieri
- La trovi in Uomini e Donne
“Noi siamo poeti ma la donna è la poesia; amiamo, ma non è essa l'amore? Ci seduce la virtù? Essa è la virtù. In essa è la fede, in noi il dubbio; quindi in noi quel concitato bisogno di perseguitare, indagare, discutere; in essa una pace serena; è per la filosofia il nostro culto, il suo è per la religione.”
“I soggetti che ricevono un feedback prestativo e che possono monitorare i propri progressi, si divertono maggiormente e sono motivati a impegnarsi di più.”
- La trovi in Meditazione
“Tutti coloro che prendono seriamente se stessi e la vita vogliono stare soli ogni tanto. La nostra civiltà ci ha così coinvolti negli aspetti esteriori della vita che poco ci rendiamo conto di questo bisogno e della possibilità che offre per una completa realizzazione individuale. Il desiderio di una solitudine significativa non è in alcun modo...” (continua)(continua a leggere)
“La mia prima (inattendibile) impressione fu anche di un uomo frenato da uno sconcerto generalizzato: piegato, a soli ventott'anni, dalla riluttanza del mondo a sottomettersi senza obiezioni alla sua forza, alla sua bellezza e ai pressanti bisogni personali di cui erano al servizio. Ecco cosa gli si leggeva in faccia: il rabbioso riconoscimento...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Ciò che credo
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