Frasi sui bambini
In archivio 1081 frasi, aforismi, citazioni sui bambiniBambini
Piccoli fanciulli, fanciullini [Latino: infans].
Un bambino è una persona giovane che, solitamente, è più vecchio di un infante ma più giovane di un adolescente.
Da bambino, probabilmente hai avuto dei genitori che si prendevano cura di te e che ti marcavano stretto quando giocavi con le formine sulla sabbia. Beh, sappi che per i tuoi genitori, anche adesso che hai vent'anni, sei ancora il loro bambino. Si può essere considerati bambini anche in età adulta: comportamenti quali fare i capricci, desiderare ardentemente qualcosa e voler ottenerla subito, viaggiare con la fantasia sono tipici dei bambini, ma sono quelle caratteristiche che ci portiamo dentro anche quando siamo grandi, e che possono fare di noi degli eterni bambini.
Da bambino, probabilmente hai avuto dei genitori che si prendevano cura di te e che ti marcavano stretto quando giocavi con le formine sulla sabbia. Beh, sappi che per i tuoi genitori, anche adesso che hai vent'anni, sei ancora il loro bambino. Si può essere considerati bambini anche in età adulta: comportamenti quali fare i capricci, desiderare ardentemente qualcosa e voler ottenerla subito, viaggiare con la fantasia sono tipici dei bambini, ma sono quelle caratteristiche che ci portiamo dentro anche quando siamo grandi, e che possono fare di noi degli eterni bambini.
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- La trovi in Superbia e Umiltà
- La trovi in Gravidanza
- La trovi in Scrittori e Scrittura
- La trovi in Bambini
- Dal libro: Satire
- La trovi in Perdono e Odio
- Dal libro: 1Q84 - Libro 1 e 2
“Solo dopo i tre anni il bambino riesce ad assistere a una scena che si svolge attorno a lui come a un evento dotato di un certo grado di logica, e a riconoscerla. In uno stadio precedente, tutte le scene gli si presentano agli occhi come un caos impossibile da comprendere. Il mondo è privo di struttura, informe e melmoso come una minestra di...” (continua)(continua a leggere)
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“Fino a sei anni l’uomo è prigioniero di genitori, di bambinaie o d’istitutrici; dai sei ai ventiquattro è sottoposto a genitori e professori; dai ventiquattro è schiavo dell’ufficio, del caposezione, del pubblico e della moglie; tra i quaranta e i cinquanta vien meccanizzato e ossificato dalle abitudini (terribili più d’ogni padrone) e servo,...” (continua)(continua a leggere)
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